Il Comune di Pagnacco si estende su una superficie di 14,87 kmq e comprende le frazioni di: Castellerio, Fontanabona, Lazzacco, Marolins, Modoletto, Plaino e Zampis. Il comune è situato ad un altezza media di 165,50 m sul livello del mare.

Pagnacco si estende su una zona collinare e precollinare immediatamente a nord-ovest di Udine; si presenta con una forma allungata perpendicolare rispetto allo sviluppo dell'anfiteatro morenico. Il territorio è naturalmente suddiviso in fasce omogenee dal punto di vista geomorfologico, ambientale ed urbanistico-territoriale. Elemento caratteristico del paesaggio è la valle dl torrente Cormor, che incide il fronte morenico delimitando ad est il territorio comunale.

CENNI STORICI

Ai celti e ai Carni che si insediarono nella zona nel V e VI secolo a.C. subentrarono i Romani, come testimonia il toponomio, che nei documenti più antichi compare come praedium Paniacum, "proprietà di Panio", da cui Paniaco. Con la caduta dell'impero romano seguirono secoli bui fin quando il 3 Aprile 1077 l'imperatore Enrico IV di Franconia concesse tutto il Friuli in feudo al Patriarca di Aquileia Siegeardo, non solo la più alta autorità religiosa, ma anche la più importante politicamente. Negli ultimi anni del 1300 si riaccesero violentissime lotte tra i feudatari ed aumentò la pressione di Venezia per annessione dell'ormai vacillante stato patriarcale fino alla sua capitolazione nel 1418, quando Udine sarà occupata dalle truppe venete. Nel 1477 i Turchi arrivarono alla periferia di Udine, compiendo razzie e devastazioni di ogni tipo. Nel 1600 venne introdotta la coltivazione del mais "sorgo turco" e della vite. Tra l'11-18 marzo 1797 i Francesi entrarono a Udine; il 17 ottobre il Veneto e il Friuli furono ceduti all'imperatore d'Austria ma queste terre tornarono a Napoleone con la pace di Presburgo (1805) ed entrarono a far parte del Regno d'Italia. Ai nostri paesi venne data una nuova forma organizzativa, ogni borgo formava un comune a sé ed era governato da un Sindaco. Dopo il Congresso di Vienna (1815) il Friuli venne unito al Regno Lombardo - Veneto e Pagnacco assume i confini e l'estensione attuali, il centro amministrativo è nel capoluogo dal quale dipendono le frazioni di Plaino, Lazzacco, Castellerio, Zampis, Fontanabona.

Nel 1860 con la pace di Vienna il Veneto e il Friuli, quasi fino all'Isonzo, entrarono a far parte del Regno d'Italia.

 

ITINERARI STORICI-ARTISTICI E NATURALISTICI

Borgo Rizzani
Villa e Parco Rizzani: la villa è circondata da un grande parco e originariamente era composta da tre corpi ben distinti planimetricamente e stilisticamente; dopo la ristrutturazione post-terremoto consta delle due ali laterali originarie, con l'inserimento di una parte centrale in struttura metallica, nettamente differenziata dalle altre due.

Centro
Chiesa parrocchiale di S.Giorgio (sec. XVI): la chiesa parrocchiale di Pagnacco venne costruita nel XVI secolo su una chiesetta preesistente, a una sola navata. L'attuale edificio consta dell'aggiunta di due navate laterali (sec. XVII); di un nuovo campanile, demolito e ricostruito nel secolo XX e di un coro, costruito nel 1931 ed ingrandito nel 1956.

Fontanabona
Il borgo di Fontanabona è disposto nella zona pianeggiante ai piedi del Castello, gli edifici, originariamente isolati tra loro e disposti a corte, si sono poi estesi a perimetro chiuso, sviluppandosi poi "a cortina" sul fronte strada. Il Castello di Fontanabona può farsi risalire al secolo XII. Dopo i danni causati dal terremoto, il castello è stato restaurato insieme all'intero compendio regionale di Fontanabona. Notevole è il bosco Mantica, sulla scarpata in riva destra del Cormor, sotto l'abitato di Fontanabona. E' ancora formato da castagneti e da piante di farniam tarpino bianco, frassino maggiore, olmo campestre ed acero campestre. Vi si accede dall'abitato di Fontanabona tramite un sentiero.

Plaino
Degni di visita sono il Santuario della Madonna della Taviele (sec. XIII, XIX), l'Oratorio di S.Antonio da Padova (sec. XVII), la chiesa parrocchiale di S. Floriano (sec. XVI). Le prime notizie relative al Santuario della Madonna delle Taviele risalgono al 1288, quando si registra l'esistenza di una chiesa con l'annesso monastero femminile benedettino. L'edificio dedicato a S.Antonio da Padova era prima un oratorio privato, che sorgeva su una chiesetta del secolo XIV. Al 1500 risale invece l'attuale edificio, che ha subito ampliamenti e rimaneggiamenti nel 1660 e 1800. San Floriano, chiesa parrocchiale di Plaino, venne edificata nel secolo XVI e nel 1935 sono stati effettuati ampliamenti nel coro e nell'abside.

Casali Griis
Qui si può visitare la chiesetta della Beata Vergine delle Grazie al Cormor (sec. XX); è una costruzione dell'inizio del secolo XX, recentemente restaurata dalla sezione A.N.A. di Pagnacco.

Località Casali Freschi
Chiesa di S. Floriana (sec. XV): situata sul colle Pertoldi, è stata ristrutturata nel secolo XX. Secondo una tradizione locale, la primitiva comunità, anteriore a quella di Pagnacco, risiedeva su questo colle, dove esisteva un maniero, con le case dei contadini attorno alla chiesetta. Più attendibile l'ipotesi di un convento di frati vicino al quale sorgeva una primitiva chiesetta.

Castellerio
Degna di visita la Chiesa di S.Silvestro Papa (sec. XIV-XV) sita su un rilievo anticamente denominato "Colle Barazzetto", è incorniciata dalle case dell'antico borgo e dal rio Doidis con i suoi boschi.

Museo di Cultura Contadina
Il Museo, inaugurato il 6 gennaio 1999, ha sede in una casa contadina e in un corpo di fabbrica annesso, entrambi di origine molto antica. Si articola tra la stanza del fuoco, la cucina, la stanza degli attrezzi del contadino-artigiano, la camera da letto. Di notevole prestigio le stanze dedicate alla tessitura. Nei rustici trovano posto gli attrezzi per la coltivazione dei campi, per la lavorazione dell'uva, per l'allevamento dei bachi da seta, per la cura dei boschi. Il museo è dotato di un'aula didattica e per convegni con biblioteca tematica.
email: museo.fontanab@libero.it

 

AREE VERDI E PARCHI

Il comune di Pagnacco è molto ricco di aree verdi e di zone di interesse naturalistico-paesaggistico. Tra queste ultime ricorderemo l'area circostante il Castello e il borgo medioevale di Fontanabona, nonché la torbiera di Lazzacco per il suo interesse di natura geologica
oltre che paesaggistica. Tra le numerose aree aventi carattere più spiccatamente ricreativo ci limiteremo a ricordare quella vastissima che si sviluppa lungo la direttrice di via Divisione Julia, con la collina doccata di San Maurizio, gli impianti sportivi comunali e il pittoresco tratto del Rio Doidis che la attraversa. Poco più a nord, raggiungibile all'uscita del paese verso Colloredo di M.A., il bellissimo parco di Villa Rizzani, aperto al pubblico, e ricco di pregevole vegetazione con numerosissimi alberi secolari. A Plaino, infine, circondato dalla vecchia muraglia tipica delle antiche "Braide", il parco annesso alla Chiesa parrocchiale, vasto prato con macchie alberate, ideale per giochi di bambini e di ragazzi; gli fa da sfondo il folto, secolare parco di Villa Canciani. 
 

LO SPORT

Se si parla di Pagnacco, non si può non soffermarsi su uno degli aspetti che maggiormente caratterizza questo territorio è la sua popolazione: lo sport. Paese di sportivi da sempre, Pagnacco negli ultimi anni ha visto nascere moltissime iniziative legate a discipline secondarie, che stanno cominciando a minare la fortissima egemonia del calcio. Se l'A.C. Pagnacco continua comunque ad avere un ruolo predominante nella crescita sportiva dei ragazzi del comune, gli adulti spesso scelgono discipline nuove. Prendono piede dunque associazioni come l'Italia Oriente, impegnata nella pratica di arti orientali come il Karate, il Kjudo e l'Ikebana. Rimanendo nei pressi della struttura scolastica, da sottolineare il costante apporto del Centro Sportivo Scolastico e della Nuova Pallacanestro Pagnacco che si impegnano nella pratica del basket, con particolare attenzione al settore giovanile. Sempre nella palestra dell'Istituto delle Scuole Medie De Amicis raccolgono sempre più consensi iniziative legate alla ginnastica dolce e all'aerobica, che interessano un pubblico principalmente femminile. Nell'ambito amatoriale si inseriscono anche gruppi come la pallavolo e gli amatori Plaino Calcio che contribuiscono ad accrescere il ricco panorama della zona. Ad innalzare la qualità del contesto sportivo dell'area contribuisce in maniera decisa anche la Bocciofila Pagnacco che, in un impianto tra i più rinomati a livello nazionale, fornisce un servizio continuo e di valore a tutti gli amanti delle bocce.

 

L'AUDITORIUM

Ritenuto uno dei migliori ambienti regionali per l'acustica, il suo palcoscenico è stato già calcato da una nutrita schiera di interpreti, professionisti e non, del mondo dello spettacolo teatrale, musicale, sinfonico e lirico. E' ormai evidente che si sta parlando dell'Auditorium di Pagnacco, situato di fronte all'edificio della Scuola Media, di cui costituisce elemento integrante e basilare, in Piazza delle Foibe. Iniziato a metà degli anni '80, su progetto dell'architetto Federico Marconi per essere Aula Magna dell'istituto Scolastico Comprensivo, è stato inaugurato nell'autunno del 2001. Da allora, anche grazie all'adesione del comune di Pagnacco a Cultura Nuova (convenzione per una politica culturale d'alta qualità con i comuni di Campoformido, Martignacco, Pasian di Prato) e alla collaborazione della Pro Loco con alcune lungimiranti associazioni Culturali non solo locali, l'Auditorium è stato protagonista di piacevoli momenti di intrattenimento. Dal febbraio di quest'anno l'amministrazione Comunale ha iniziato un percorso che si augura diventi abitudine e che sia gradito ai cittadini: proposti in un unico cartellone sotto il titolo "alter nativo", ha selezionato spettacoli di varia tipologia, come ad esempio l'operetta, la musica antica, i virtuosismi strumentali, proponendoli anche in abbonamento. La risposta del pubblico, con la sottoscrizione dell'abbonamento, è stata il miglior riconoscimento dell'importanza del lavoro svolto dagli organizzatori.
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